Il linguaggio della fantascienza è ormai diventato linguaggio comune utilizzato per raccontare il nostro presente, rileggere il nostro passato e immaginare il nostro futuro andando così ben oltre il canone letterario, oltre il genere, diventando modalità discorsiva adatta ad accogliere riflessioni in modo transdisciplinare. La rivista "Bibliomanie" (www.bibliomanie.it) si propone di riflettere su come forme e tropi della fantascienza abbiano contribuito a formare pensiero critico al di là del contesto letterario in cui hanno avuto origine, creando percorsi di ricerca originali e innovativi anche nel campo dell’indagine storiografica e semiotica.